La finalità del diritto civile della finanza è tutelare l’integrità e la competitività dei mercati, esigenza di ordine pubblico che passa attraverso la miglior cura dell’interesse dei clienti degli intermediari. Questo è ciò che coglie lo studioso di banche leggendo il trattato di Daniele Maffeis “I contratti del mercato finanziario”.
Così inizia Mario Comana, Professore Ordinario di Economia degli intermediari finanziari alla Luiss Guido Carli di Roma, la sua riflessione sul volume dedicato ai contratti del mercato finanziario, recentemente pubblicato da Daniele Maffeis all’interno del Trattato di diritto civile e commerciale.
Comana sottolinea come il contratto finanziario sia, prima ancora che uno strumento tecnico, un patto giuridico fondato su fiducia, regole e responsabilità. In un settore dominato da modelli matematici e strumenti quantitativi, è il diritto a fornire il quadro normativo entro cui si definiscono diritti, doveri e rimedi.
Il contributo si sofferma anche sul ruolo dell’intermediario, che non agisce come semplice “scommettitore”, ma come gestore di un portafoglio articolato, dove il rischio, quando ben governato, può generare valore. L’analisi evidenzia la centralità del contratto come espressione dell’attività d’impresa finanziaria, e mette in luce i limiti di una disciplina ancora troppo focalizzata sulla singola operazione, anziché sulla visione sistemica dell’intermediario.
Non manca infine una riflessione critica sull’eccesso di formalismo e regolamentazione, che spesso rischia di comprimere l’iniziativa imprenditoriale, con un approccio paternalista che preferisce proteggere il cliente anziché educarlo.
Comana conclude auspicando un nuovo equilibrio che sia in grado di garantire una tutela sostanziale per il cliente, senza scoraggiare l’innovazione e la vitalità degli attori finanziari, sotto la guida vigile delle autorità di controllo. L’articolo completo è disponibile su dirittobancario.it o puoi scaricare il PDF